È più bello dimenticare le cose brutte,
è faticoso ricordare le cose brutte, bisogna essere molto sicuri di sé
e molto ricchi di sentimento
per poter continuare a ricordare le cose tristi. Ma quando non c’è più conoscenza
e non c’è più sentimento si dimentica.
Liliana Segre
Con tale citazione d’impatto è stato dato inizio al Giorno della Memoria del 27 Gennaio 2020.
In quanto rappresentanti d’istituto, abbiamo avuto l’onore e onere di attendere alla cerimonia organizzata dalla Casa della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
A partecipare alla giornata si sono presentati numerosi enti, istituzioni, associazioni e autorità come il sindaco Del Bono e il prefetto della Provincia Visconti. La mattinata è iniziata all’auditorium San Barnaba con la consegna delle medaglie d’onore ai deportati e internati nei lager nazisti. Ma la Giornata della Memoria ha visto anche l’apporto delle scuole e degli studenti, che più di tutti hanno bisogno di imparare dai segni della storia che spesso si ripete. E quindi, in seguito alle cerimonie istituzionali, è stata realizzata una performance “L’angelo di Auschwitz” a cura degli studenti del liceo Calini che hanno raccontato la storia di Mala Zimetbaum, l’ebrea che sfidò con astuzia i nazisti.
Al termine si è tenuto il corteo per la commemorazione al monumento del deportato in Piazza Cremona. La giornata ha sottolineato lo scopo di conservare il ricordo dell’orrore che si è consumato e, al tempo stesso, rendere omaggio a tutti coloro che hanno saputo conservare la loro umanità in mezzo a quelle tenebre.
C. M. – classe Quinta Liceo Don Bosco